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Parodontite e alimentazione: una dieta adeguata può essere determinante

Parodontite centri specializzati

Un servizio personalizzato con la consulenza di una nutrizionista

La bocca è solo una piccola parte di un corpo e una infiammazione cronica come la parodontite ha sicuramente importanti correlazioni col resto del corpo, come ad esempio quella col Diabete, l’osteoporosi e l’arteriosclerosi. In particolare il legame tra alimentazione e malattia parodontale è sempre più avvalorato da studi internazionali.

Infatti le abitudini alimentari, così come influenzano lo stato generale del nostro organismo, possono influenzare anche lo stato di salute della nostra bocca ed in particolare delle nostre gengive, rischiando di vanificare o peggiorare i risultati anche della più avanzata terapia di rimozione del tartaro o LASER assistita. Una dieta squilibrata può in alcuni casi modificare la gravità e l'estensione della parodontite, alterando sia la resistenza dell'organismo all'infezione sia il processo di riparazione del tessuto parodontale, fondamentale nella guarigione della patologia dopo le terapie specifiche volte alla rimozione della carica batterica.

In particolare l'apporto proteico della dieta, la presenza adeguata delle vitamine come A, B , C e D, di minerali ed oligoelementi come il calcio, lo zinco, il rame ed il magnesio e infine di acidi grassi Omega3 (EPA e DHA), influenzano la crescita microbica, la riparazione del tessuto connettivo e la risposta del nostro sistema immunitario, fondamentale nel combattere i batteri.

Interessante è anche notare come anche il sovrappeso e l'obesità sono correlati con la parodontite, sia per l'alterata tolleranza al glucosio, sia per l'aumentata produzione di mediatori chimici proinfiammatori che interessano i tessuti parodontali. Le prime scoperte in tal senso avevano evidenziato come l’obesità si associasse ad una aumentata vulnerabilità alla distruzione dei tessuti parodontali, ossia che i soggetti in sovrappeso affetti da parodontite in media hanno una situazione più grave di chi non lo è.

Ricerche successive ,attraverso indagini epidemiologiche su larga scala, hanno infine confermato che gli obesi e le persone in sovrappeso hanno un maggior rischio di incidenza di parodontite, di ben 1,35 volte maggiore rispetto ad un normopeso. Alimentarsi in modo squilibrato inoltre influenza anche i meccanismi di difesa della nostra bocca e le gengive non riescono a essere una barriera efficiente nei confronti dei patogeni esterni. Questo punto è particolarmente importante sia a livello preventivo che di riduzione del rischio di una recidiva dopo la terapia.

Visto le importanti relazioni con la nutrizione, in un’ottica di terapia olistica della parodontite, Microdent ha deciso di mettere a disposizione dei propri pazienti in cura per la parodontite con tecnica non invasiva e LASER assistita, una consulenza specialistica paro-nutrizionale. Oggi infatti con il supporto della nutrizionista è possibile apportare quelle modifiche alle abitudini alimentari in grado di migliorare il proprio stato nutrizionale e quindi anche della bocca stessa, migliorando in modo importante il percorso di guarigione dalla parodontite.

A seguito di un primo colloquio personale di 1 ora circa, verrà quindi elaborato un piano alimentare che, tenendo conto della dieta giornaliera, delle abitudini, delle preferenze e degli alimenti irrinunciabili, permetterà di mettere immediatamente a punto una dieta bilanciata a partire dal proprio modo di alimentarsi, con lo scopo di usufruire di un programma personalizzato effettivamente perseguibile. 

Ovviamente la consulenza avrà un punto di vista unico e particolare, ossia verso quei i cibi anti-infiammatori e i supplementi nutrizionali fondamentali per uno stato di salute parodontale. La consulenza prevederà anche un primo controllo dopo un mese circa, dove si andrà a verificare la dieta messa a punto e verranno indicate eventuali integrazioni di vitamine o altri nutrienti utili. I benefici che il paziente potrà trarre saranno molteplici: da una parte migliorare in modo importante la guarigione ed i parametri della malattia parodontale, riducendo anche il rischio di recidiva, e dall'altra imparare ad alimentarsi in modo giusto, perdere qualche eventuale chilo di troppo e riportare il corpo in uno stato di energia e salute

Perché l’alimentazione è importante

Veniamo ora ad un argomento di sicuro interesse, molto innovativo quando applicato alle terapie parodontali: la nutrizione. Questa sezione della guida è a cura della dott.ssa Anna Paioncini, nutrizionista di riferimento del gruppo SalvaDenti. Iniziamo rispondendo ad alcuni dei quesiti più importanti che i pazienti ci pongono.

Perché è importante l’alimentazione per la salute della bocca?
Una adeguata nutrizione aiuta a prevenire l’insorgere delle patologie della bocca ma ancor più contribuisce a preservarne il benessere in senso più ampio. Nulla infatti è più vero dell’affermazione “siamo quello che mangiamo” e la bocca la possiamo considerare come la prima parte dell’apparato digerente.
In tal senso è importante riflettere su quello che introduciamo nel nostro corpo: mangiare e bere in maniera errata può favorire l’insorgere di malattie orali come carie, gengiviti, parodontiti e può portare addirittura alla perdita dei denti, senza trascurare inoltre le innumerevoli problematiche fisiche e psicologiche legate ai disturbi alimentari.
Alimentarsi in modo squilibrato inoltre influenza anche i meccanismi di difesa della nostra bocca e le gengive non riescono ad essere una barriera efficiente nei confronti dei patogeni esterni. Questo punto è particolarmente importante sia a livello preventivo che di riduzione del rischio di recidiva dopo la terapia.

Qual è il legame tra nutrizione e parodontite?

Il particolare legame tra alimentazione e malattia parodontale è sempre più avvalorato da studi internazionali che ne attestano la validità. Una dieta squilibrata può modificare la gravità e l’estensione della parodontite, alterando sia la resistenza dell’organismo all’infezione sia il processo di riparazione del tessuto parodontale, fondamentale nella guarigione della patologia dopo le terapie specifiche. Interessante è anche notare come anche il sovrappeso e l’obesità sono correlati con la parodontite, sia per l’alterata tolleranza al glucosio , sia per l’aumentata produzione di mediatori chimici proinfiammatori che interessano i tessuti parodontali.
Le prime scoperte in tal senso avevano evidenziato come l’obesità si associasse ad una aumentata vulnerabilità alla distruzione dei tessuti parodontali, ossia che i soggetti in sovrappeso affetti da parodontite hanno una situazione più grave di chi non lo è. Ricerche successive, attraverso indagini epidemiologiche su larga scala, hanno infine confermato che gli obesi e le persone in sovrappeso hanno un maggior rischio di incidenza di parodontite, che per gli obesi è ben di 1,35 volte maggiore rispetto ad un normopeso.

Diabete e obesità sono oggi indicati come importanti fattori di rischio che possono predisporre all’insorgenza e alla veloce progressione della malattia parodontale. Secondo recenti studi un soggetto con livelli glicemici non ben controllati ha un rischio tre volte superiore di sviluppare malattia parodontale rispetto ad un soggetto sano.

Quali sono i fattori nutrizionali che più influenzano la malattia parodontale?

Un ruolo importante lo giocano le proteine, la cui carenza in presenza di lesioni parodontali riduce la velocità di riparazione del tessuto osseo e connettivale, causando un ritardo nel processo di guarigione. Anche gli effetti della vitamina C sul parodonto sono tra i più studiati: l'acido ascorbico è associato alla gengivite, il che suppone un ruolo antistaminico del suddetto acido. Esiste un ruolo della vitamina C nella formazione dell'idrossiprolina e dell'idrossilisina, aminoacidi che costituiscono il collagene, principale costituente del tessuto parodontale.

Ma anche la vitamina D, correlata all'assorbimento di calcio e fosforo, la carenza di zinco nella dieta, correlata alla risposta anticorpale, l'eventuale mancanza di ferro, la quale porta alla carenza di un metalloenzima coinvolto con l'attività antimicrobica e con conseguente mancanza di attività battericida.

Altri squilibri possono interessare l'acido folico, le vitamine del gruppo B, che possono portare ipersensibilità gengivale, ulcerazioni e riduzione delle gengive.
Inoltre livelli bassi di assunzione di fibra si associano con un basso controllo glicemico che aumenta il rischio di malattia parodontale.

Esistono delle regole dietetiche generali per pazienti affetti da parodontite?

Una dieta sana ed equilibrata non può che giovare a soggetti con malattia parodontale. La scelta di preferenza per pasta e pane integrali, ad esempio, per la presenza di fibre, assicura un maggior controllo degli zuccheri del sangue e aumenta il senso di sazietà. Inserire il pesce nella propria dieta comporta notoriamente un apporto di omega tre, che oltre ad un'azione antinfiammatoria sembrano avere un'azione antibatterica.

In assenza di particolari intolleranze può essere consumato anche il latte, eventualmente sostituito da yogurt: oltre alla presenza di calcio e fosforo è bene sottolineare anche il ruolo importante svolto dalla caseina, che facilita l'accumulo di calcio e fosfati e inoltre viene assorbita e integrata allo smalto per formare una barriera utile a limitare l'adesione dei batteri al dente. Per quanto riguarda le verdure la loro presenza non dovrebbe mancare nella dieta giornaliera, per la presenza di vitamine e principi nutrizionali in misura e qualità variabile. Per assicurarsi la presenza di polifenoli, antociani e molecole antiossidanti è consigliabile variare il colore della verdura consumata nel piatto, che oltre a renderlo più invitante lo arricchisce di nutrienti utili.

Quali sono le principali difficoltà che le persone incontrano nel rispettare tali regole generali?

Le difficolta maggiori sono nell'inserire tali regole nella vita di tutti giorni, fatta di impegni lavorativi ed extralavorativi , spesso di pasti consumati fuori casa, di poco tempo da dedicare alla preparazione del cibo. E' per questo che gli schemi generali, le regole autoimposte non danno il risultato che ci si aspetterebbe, se non in pochi casi e per breve tempo.
Le persone vanno accompagnate nel cambiamento, che deve sempre rispettare i gusti, le preferenze e ritmi della giornata del paziente.

In che cosa consiste la consulenza nutrizionale “Parodontite Plus” che SalvaDenti ha deciso di mettere a disposizione dei propri pazienti ?

A seguito di un primo colloquio personale di un'ora circa con la nutrizionista è possibile apportare quelle modifiche alle abitudini alimentari in grado di migliorare il proprio stato nutrizionale e quindi anche della bocca stessa, avvantaggiando in modo importante il percorso di guarigione dalla parodontite. Tenendo quindi conto della dieta giornaliera, delle preferenze e degli alimenti irrinunciabili è possibile mettere a punto un programma alimentare effettivamente perseguibile . 
Ovviamente la consulenza avrà un punto di vista unico e particolare, ossia verso quei cibi e supplementi nutrizionali fondamentali per uno stato di salute parodontale.

Quali sono i benefici che il paziente potrà trarre da tale consulenza?

I benefici saranno molteplici: da una parte migliorare in modo importante la guarigione ed i parametri della malattia parodontale, riducendo anche il rischio di recidiva, e dall'altra imparare ad alimentarsi in modo giusto, perdere qualche eventuale chilo di troppo e riportare il corpo in uno stato di energia e salute.

Consigli Nutrizionali di Base

La parodontite, o più volgarmente piorrea, è una malattia che interessa il parodonto, ovvero l’organo di sostegno dei denti. Nella maggior parte dei casi il trattamento clinico che mettiamo in atto ci permette di avere, unitamente ad un’appropriata terapia farmacologica, ottimi risultati e di garantire la guarigione al nostro paziente in tempi sufficientemente rapidi. La nostra esperienza ci ha insegnato che, però, anche una corretta alimentazione costituisce un fattore importante nel favorire la totale guarigione. Quindi, quelli che vi presentiamo di seguito sono dei consigli che hanno una natura scientifica e nutrizionistica, in quanto mettono in evidenza gli effetti che determinati alimenti hanno sul nostro organismo, effetti constatati da noi operatori in prima persona su tanti pazienti sottoposti a trattamenti parodontali. Va inteso che i nostri consigli non si sostituiscono a nessun tipo di dieta rappresentando soltanto delle accortezze per evitare disturbi che alcuni cibi potrebbero causare alla salute delle gengive.

L’OBIETTIVO E’ SCEGLIERE CIBI ANTINFIAMMATORI ED EVITARE QUELLI INFIAMMATORI!

E’ noto che una caratteristica fondamentale di un corretto programma nutrizionale è la presenza di piatti multicolore. C’è molta differenza nel trovarsi davanti ad un piatto mono o bicolore o ad una portata variopinta…perché, come si suol dire, “anche l’occhio vuole la sua parte”; ma questo è soltanto uno degli aspetti che si nascondono dietro il colore degli alimenti.
Il colore è vibrazione, assumere nell’alimentazione una combinazione dei quattro colori è assolutamente terapeutico, stimolante e salutare. Di seguito sono riportarti i colori ROSSO, VERDE, BLU-VIOLA e BIANCO con gli alimenti adatti ad una giusta alimentazione per un paziente affetto da Parodontite

Colore Rosso

É il colore che deve predominare!
Pomodoro, ma pomodori principalmente cotti ; il pomodoro è una solanacea che tende (da crudo) a infiammare la mucosa gastrica.
Fragola, prugna, ciliegia, peperone rosso, cocomero, mela rossa, arance rosse, anguria, barbabietola, ribes, peperoncino, ravanelli stimolano le difese immunitarie e i processi di guarigione della pelle e delle mucose.

Colore Verde

Ce ne deve essere sempre un bel pò!
Tutte le verdure e gli ortaggi di colore verde e legumi come piselli, fave, kiwi, spinaci, broccoli, asparagi, cetrioli, basilico, carciofi, prezzemolo, insalata verde, zucchine, sono ricchi di clorofilla, magnesio, selenio, carotenoidi, luteina, polifenoli e vitamina C. Il magnesio è fondamentale in numerosi processi enzimatici che intervengono nell’assorbimento del calcio, del fosforo, del sodio e del potassio, minerali preziosi per irrobustire le ossa, i vasi sanguigni, la vista e i denti.

Colore Blu - Viola

Scegliere tra i consigliati…

CONSIGLIATI abbiamo: melanzane, broccoli, cavoletti, frutti di bosco, uva nera, radicchio, fichi, prugne. Il ribes e il radicchio sono ottimi antiossidanti perché ricchi di vitamina C e protagonisti nella formazione della carnitina e del collagene. 

Il radicchio inoltre, come fichi, ribes, more e prugne, contiene il potassio che protegge il tessuto osseo. Di magnesio sono ricche le melanzane, povere invece di calorie.
Dalla buccia dell’acino d’uva viene ricavato il RESVERATROLO, uno degli anti-ossidanti più potenti che favorisce la produzione di fibroblasti e di collagene ed è fondamentale nella guarigione della parodontite.

Colore Bianco
Limitiamoli a:
Orzo ( che contiene interessanti quantità di fosforo e di potassio ed e’ quindi antinfiammatorio) 
Mela, sedano, pere, finocchi, porri, cipolle, funghi e cavolfiori. Questi cibi sono dominati dal bianco dato dalla quercetina (potente antiossidante e antinfiammatorio)  sono ricchi di potassio, vitamina C, polifenoli, composti solforati e flavonoidi. Sono anche ricchi di fibre e sali minerali e quindi permettono di rinforzare il sistema scheletrico e le ossa delle mascelle. Pane, meglio se integrale e a lievitazione naturale, da evitare a cena!
Zucchero meno possibile perché disturba il metabolismo del calcio e del fosforo; quello che consumiamo meglio se integrale!
Proteine animali non più di una volta nella giornata!
Carne rossa non più di una volta a settimana!
Carne bianca non più di tre!
Mozzarella e formaggi in alternativa ad un secondo e mai in aggiunta!

La giornata tipo

  • Colazione: orzo o thè con fette biscottate integrali con fichi secchi o albicocche secche o uva passa COLORE BIANCO,COLORE BLU-VIOLA
  • Metà mattino: frutta fresca, sbucciata e tagliata , ricca di antiossidanti (vitamina C ed E) COLORE ROSSO.
  • Pranzo: patate lesse , insalata, verdura cotta, / pasta con legumi / riso con verdure COLORE VERDE , COLORE BLU-VIOLA, COLORE BIANCO
  • Tardo Pomeriggio: Frutta fresca sbucciata e tagliata. Yoghurt con fermenti lattici vivi o un probiotico in caso di terapia antibiotica prolungata (per rafforzare le difese immunitarie) COLORE ROSSO, COLORE BLU-VIOLA, COLORE VERDE e COLORE BIANCO
  • Cena: un secondo di carne e almeno due volte a settimana assumere gli “acidi grassi polinsaturi”(Omega 3) che si trovano nel pesce, nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci, anche in alcuni olii vegetali come l’olio di semi di lino, l’olio di nocciole e l’olio di colza. COLORE VERDE, COLORE ROSSO

La vitamina D
Spesso i soggetti con Parodontite hanno una carenza o una insufficienza di vitamina D su base genetica e/o ambientale. Ecco come assumerla con l’alimentazione.
Alimenti contenenti dosi maggiori di vitamina D
Pesci grassi, selvaggi, tipo salmone, aringa, sardina (1.000 UI/100g)
Pesci in scatola, se selvaggi
Olio di fegato di merluzzo
Rosso d’uovo
Formaggi
Funghi freschi o seccati, non coltivati (100.000 UI/100 g)

Il latte umano contiene poca vitamina D (40 U/litro)
Il latte vaccino meno ancora

NB: Dalla dieta possiamo ricavare pochissima vitamina D. La quasi totalità di Vitamina D viene sintetizzata a livello cutaneo; è quindi raccomandabile un'adeguata esposizione al sole.

Lavoriamo ogni giorno per migliorare la vita delle persone

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Dott. Simone Stori – Dentista Bologna – Esperto Cura della parodontite

da Lunedì a Venerdi: 8.00-18.00 - Sabato (2 al mese) 9.00 - 13.00

Una storia lunga ormai 30 anni, fatta di passione per il proprio lavoro, amore per la tecnologia e con una sola missione: debellare la parodontite nei nostri pazienti con le tecniche meno invasive ed efficaci, preservando i denti il più possibile e abbattendo la paura del dentista.
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Perchè riteniamo che tutti abbiano il diritto di masticare e sorridere possibilmente con i propri denti…nella massima serenità.

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