É molto comune per noi dentisti sentirsi chiedere quanto costa un impianto. Magari chi pone questa domanda ha già fatto delle ricerche per conto suo, constatando che i prezzi possono variare di molto, da poche centinaia fino a qualche migliaio di euro. Partiamo subito col dire che la differenza non risiede necessariamente sul tipo di materiali utilizzati, poiché tutti gli impianti certificati sono fatti in titanio biocompatibile.
Allora a cosa è dovuta questa ampissima differenza di prezzo? O meglio, quanto sarebbe indicato spendere per avere un impianto sicuro, duraturo e qualitativamente efficace Cerchiamo di dare delle risposte a queste domande.
L’implantologia è una tecnica chirurgica che permette di sostituire i denti mancanti e/o supportare delle protesi attraverso gli impianti osteointegrati, cioè delle radici artificiali in titanio biocompatibile.
Oramai si tratta di interventi abbastanza comuni e più che rodati. La riabilitazione con gli impianti osteointegrati è molto utile per sostituire denti mancanti qualora non sia indicato o possibile l’utilizzo di ponti. Risulta comunque la prima scelta, perchè rispecchia le caratteristiche naturali dei denti, ossia una radice per ogni dente.
Una volta che la vite in titanio (inserita all’interno della gengiva, quindi non visibile) viene accettata dal corpo, nel giro di 3/6 mesi, è possibile avere l’ancoraggio stabile per poter inserire un elemento dentario: questo può essere una corona o capsula, se si tratta di un unico dente, o un ponte dentale in caso di più di due denti.
Se l’impianto deve essere necessariamente di titanio biocompatibile, la corona può essere realizzata in diversi materiali: può essere effettuata in resina, materiale meno estetico, o in ceramica, materiale più simile esteticamente al dente naturale e con cui è possibile ottenere varie sfumature di colore per mimetizzare quanto più possibile la corona. Questa inoltre può essere rivestita da vari tipi di armature per aumentarne la resistenza, in metallo o in zirconio.
I materiali utilizzati sono quindi una prima discriminante di prezzo, anche se non la più rilevante.
Per questo motivo è importante anche conoscere i materiali usati per la realizzazione dell’impianto, perché a volte dietro a prezzi molto bassi si cela o un professionista non esperto o dei materiali non ottimali.
Oltre alle tipologie di materiale, un’altra distinzione fondamentale riguarda i metodi di lavorazione dei materiali. Ad esempio il moncone implantare, cioè l’elemento intermedio per collegare l’impianto alla corona, può essere acquistato con forma e dimensione standard o, al contrario, può essere personalizzato per adattarlo alle necessità del paziente. Inoltre, la personalizzazione può essere fatta manualmente, metodo più impreciso, o con fresature di precisione.
Allo stesso modo, anche la corona può richiedere delle diverse metodiche di modellazione. Come abbiamo già detto, se il risultato auspicato è quello di renderla il più simile possibile ai denti naturali per mimetizzarla all’interno della bocca del paziente, i tipi di lavorazione possono essere molto differenti: si va dalla fresatura (intera o parziale) per ottenere un modello il più preciso possibile, alla ceramizzazione per renderla dell’esatta sfumatura di colore desiderata.
Quindi, più è richiesto un lavoro di precisione e di rifinitura al dentista, più tende ad aumentare il costo dell’impianto.
Sfortunatamente no. Non solo infatti i denti, oltre che all’estetica, hanno delle funzioni di vitale importanza come la masticazione, ma un impianto non eseguito correttamente può rendere molto difficoltosa la pulizia delle corone o dei ponti. La cattiva pulizia può portare anche a una infezione batterica, nota con il nome di perimplantite. Si tratta di una infezione simile alla parodontite, ma che invece di colpire i denti naturali, colpisce gli impianti osteointegrati. Questa infezione può portare alla perdita dell’impianto e quindi a rendere vana tutta l’operazione di implantologia.
Esistono delle tecnologie che hanno contribuito non tanto a facilitare il nostro lavoro, quanto a renderlo più preciso e meno fastidioso per i pazienti.
Ad esempio, grazie alla chirurgia guidata implantare, è possibile posizionare l’impianto con la massima precisione possibile e di ridurre di molto i tempi dell’intervento.
O ancora, grazie allo scanner endorale possiamo avere in pochi secondi l’impronta dell’arcata, evitando il disagio della permanenza del materiale da impronta da tenere in bocca per lungo tempo.
Ovviamente queste tecnologie hanno un costo e possono influire sul preventivo finale, ma hanno l’enorme vantaggio di ridurre i tempi dell’operazione e di limitare il disagio il più possibile.
Nonostante il provvisorio sia una voce del preventivo che può sembrare eccessivamente onerosa, si tratta di una fase fondamentale per la buona riuscita dell’impianto. Infatti il periodo di provvisorio (che può durare fino a 6 mesi) è necessario per garantire una corretta osteointegrazione della vite in titanio. Non solo, questo periodo può essere utilizzato per procedere alla prova della corona definitiva rivestita in ceramica, valutando forma, colore e occlusione.
Se le prove avranno esito positivo nella stessa seduta sarà possibile procedere alla cementazione della corona definitiva, che rimarrà nella bocca del paziente. In caso contrario, rimettendo il provvisorio, si porteranno a termine le modifiche necessarie fino a che il risultato non sia soddisfacente
In molti casi è possibile effettuare il carico immediato, ossia il posizionamento di una protesi provvisoria che permette di non rimanere con dei buchi in bocca in attesa dell’inserimento della corona. Non si tratta solamente di un vantaggio estetico, ma la protesi è anche utile per aiutare il processo di guarigione e per la masticazione.
Tecnicamente il carico immediato non comporta una maggiorazione di prezzo, ma di certo per essere effettuato è necessaria una competenza aggiuntiva del dentista e delle tecnologie specifiche.
Dunque affidarsi a uno studio dentistico che propone un carico immediato, oltre a essere consigliabile, può influire indirettamente sul prezzo finale.
Abbiamo cercato di rispondere alle domande più comuni inerenti al prezzo degli impianti, e a elencare i fattori principali che influenzano sul prezzo finale. Come avete visto, molte delle variabili in campo non sono subito visibili. Alcune voci del preventivo possono sembrare superflue o delle semplici rifiniture estetiche, quando invece queste sono pensate per garantire la massima funzionalità dell’impianto e per limitare il disagio del paziente, sia durante la seduta che dopo.
Oltre a questo, esistono anche delle offerte ingannevoli che tendono a non informare in maniera completa il paziente. Il consiglio è quindi quello di informarsi sul reale lavoro che verrà effettuato e sulla professionalità dello studio dentistico.
Dunque, conviene davvero pagare poco per un impianto a volte senza avere garanzie sulla sua durabilità e sulla sua efficacia?
In fondo, pagare di meno non necessariamente significherà risparmiare!
Se stai cercando un dentista a cui affidarti, siamo certi di poterti aiutare. Cerchiamo infatti soluzioni su misura, basate anche sulle tue esigenze di tempo e di budget.
I protocolli Microdent sono stati sviluppati in oltre 30 anni di pratica, migliaia di ore di studio e oltre 4300 pazienti trattati.
Microdent Dental SPA Via Giuseppe Massarenti 412/2G - 40138 Bologna
Tel. 051 6232040
Dr. Simone Stori Iscritto all'Ordine degli Odontoiatri di Bologna numero 1575 P.IVA 07217640726 Copyright © Microdent 2020
Dott. Simone Stori – Dentista Bologna – Esperto Cura della parodontite
da Lunedì a Venerdi: 8.00-18.00 - Sabato (2 al mese) 9.00 - 13.00
Perchè riteniamo che tutti abbiano il diritto di masticare e sorridere possibilmente con i propri denti…nella massima serenità.
<