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Sbiancamento Denti: tutti i tipi di sbiancamento e soluzioni

I dati della ricerca parlano chiaro: il 52,8% delle persone è insoddisfatto del proprio sorriso e tra questi il 56,2% rileva proprio nel colore il problema principale.

Il colore naturale dei denti, anche quando sono puliti, può alle volte virare su un “bianco spento”, e in alcuni casi anche al giallino. Questo dipende da una predisposizione personale, ma anche da alcune abitudini quotidiane che possono influire sul colore.

Sbiancamento Denti

Le cause dell’ingiallimento

Una delle abitudini che più influisce sul colore dei denti è sicuramente il vizio del fumo. Le sostanze contenute nelle sigarette possono infatti provocare un ingiallimento complessivo dei denti o, con il passare del tempo, la formazione di macchie scure sullo smalto. E, come ben sapete, non si tratta neanche lontanamente del problema più importante dovuto al vizio del fumo: non si tratta unicamente di un problema estetico, ma si tratta di un fattore di rischio di numerose patologie, anche gravi (e non solo alla bocca).

Allo stesso modo, anche il consumo eccessivo di alcuni cibi e bevande possono influire sul colore sbiadito dei denti. Il principale “colpevole” è sicuramente il caffè, per il suo consumo quotidiano, ma anche perché non è comune lavarsi i denti dopo averlo bevuto. Seguono vino rosso e tè, per la loro pigmentazione scura, così come alcuni frutti rossi e i cibi ad alto contenuto di coloranti. Forse non lo sapete, ma anche i carboidrati lavorati, come i crackers o il pane a fette confezionato, possono ingiallire i denti, oltre ad essere ad alto contenuto di zuccheri.

Infine, anche se sembra inutile dirlo, anche la scarsa igiene orale è tra le principali cause. I depositi di cibo tendono a coprire porzioni di dente, fino a macchiarlo. Inoltre non lavarsi i denti subito dopo i pasti lascia il tempo alle sostanze di agire sullo smalto e di “fissarsi” sulla parete esterna del dente.

Dentifrici “sbiancanti” e rimedi fai-da-te

Prima di rivolgerti al tuo dentista o igienista, magari hai pensato di provare alcune soluzioni casalinghe, come se ne trovano tante girando su internet.

Ad esempio, magari hai visto un video o un articolo in cui dicono che potresti utilizzare bicarbonato e limone, strofinandoli sui denti, per ottenere un effetto sbiancante. Ecco, se pensi di fare questo tentativo… FERMATI SUBITO! Mi spiace deluderti ma purtroppo sconsiglio di effettuare questa pratica.

“Ma dottore, io ho visto che funziona!”

In effetti non posso negare che i denti, in molti casi, diventano più bianchi… ma a che prezzo?

Funziona così: la pastina che si viene a creare con la mistura di bicarbonato e limone non agisce esattamente sul colore, ma va ad “abradere” lo smalto dentale, mostrando quindi uno strato più interno del dente (quindi, più bianco). Dovete sapere, però, che lo smalto è uno strato protettivo estremamente importante per la salute dentale. Avere lo smalto debole o danneggiato, aumenta la possibilità di “attacchi” da parte dei batteri e rende il dente più sensibile alle temperature.

Sia chiaro, anche noi dentisti utilizziamo alle volte il bicarbonato per pulizia e sbiancamento, ma si tratta di un diverso tipo di azione, più delicata e praticata da un professionista. Insomma, si tratta di una sostanza che se usata correttamente si può rivelare molto utile, ma che se usata in maniera improvvisata può causare dei danni allo smalto.

Altre soluzioni casalinghe, invece, sono decisamente meno dannose e in alcuni casi possono portare a lievi miglioramenti. Ad esempio, è comune vedere in commercio dentifrici che si autodefiniscono “sbiancanti”.

Volete sapere se funzionano davvero?

Ogni dentifricio di questo tipo contiene un particolare principio attivo ed è da questo che dipende la loro efficacia. Alcuni di questi si basano su un banale effetto ottico: essendo dentifrici molto “scuri”, giocano per contrasto per far sembrare i denti più bianchi (e funziona!). Altri, comunque, con un utilizzo appropriato prolungato nel tempo, hanno di certo dei vantaggi legati alla colorazione dei denti. È giusto però capirsi su cosa intendiamo con “utilizzo appropriato”...

Sullo spazzolino è necessario mettere giusto una piccola punta di dentifricio. Una volta spazzolate regolarmente tutte le superfici dei denti, potete sputare il dentifricio in eccesso ma non è necessario sciacquare la bocca: lasciate che il dentifricio agisca sul dente! Senza questo passaggio, il principio attivo non avrebbe il tempo di fare il suo lavoro.

Con una soluzione di questo tipo, però, non aspettatevi miracoli! Si tratta di un processo non immediato, che richiede costanza nel tempo, e di cui potrete vedere i benefici (a volte anche molto blandi) solo dopo mesi di utilizzo regolare. Di certo, però, utilizzare questo tipo di dentifrici può essere una buona arma di “prevenzione” per non perdere una colorazione brillante.

Sbiancamento o “smacchiatura”?

A questo punto, per migliorare il colore dei tuoi denti pensi di rivolgerti a uno studio dentistico. Prenoti la tua igiene dentale e, dopo la tua pulizia professionale approfondita… vedi che il colore è rimasto uguale!

Dobbiamo quindi sfatare questo mito, di cui molti restano ancora convinti: l’igiene professionale non sbianca i denti! Il compito principale della seduta di detartrasi è infatti un altro: eliminare le formazioni di placca e tartaro e prevenire la comparsa di carie e infezioni.

In ogni caso, alla fine della pulizia con l’igienista, in alcuni casi si pratica la “smacchiatura”. Si tratta comunque di una azione diversa rispetto allo sbiancamento vero e proprio.

I più attenti di voi avranno notato che abbiamo distinto tra il colore naturale dei denti (che va dal bianco al giallino) e le vere e proprie macchie che si formano sulla superficie del dente. Solitamente sono quelle causate da fumo e alcune bevande. Non si tratta quindi di un colore complessivo della dentatura, ma di “zone” più scure (ma anche più chiare) sul singolo dente.

La smacchiatura è quindi una pratica meccanica, con l’utilizzo di speciali spazzole e di particolari sostanze, che agisce solo all’esterno. Al contrario, lo sbiancamento non è una azione superficiale, ma comporta l’utilizzo di gel, luci e sostanze che possono penetrare lo smalto per modificare il colore naturale del dente.

Tipi di sbiancamento

Quindi hai deciso di fare una seduta di sbiancamento, magari rivolgendoti al nostro studio dentistico Microdent Dental SPA a Bologna. Rimane da capire quale fare! Infatti esistono varie tipologie di sbiancamento, per tutte le necessità e per tutte le tasche. Ecco quelli disponibili presso il nostro studio!

Sbiancamento Dentale

  • Trattamento Illuminante Click: si tratta di uno sbiancamento illuminante molto economico e molto richiesto, che da risultati spesso soddisfacenti. Oltre a questo, è anche il metodo più veloce. Infatti, dopo l’applicazione del gel, i denti vengono esposti a una particolare luce che permette alla sostanza di agire. In media, ha una durata compresa tra i 10 e i 30 minuti. Si può fare subito dopo la seduta di pulizia professionale e magari ripeterlo ad ognuna di queste.
  • Sbiancamento intermedio: anche in questo caso vengono utilizzati un particolare gel con un diverso principio attivo e una luce che permette la foto attivazione. La durata è un po’ più estesa, circa un’ora. Il trattamento comprende anche una “penna” da passare sui denti che ravviva il colore dello smalto, prolungando l’effetto dello sbiancamento.
  • Sbiancamento professionale: Si tratta di una seduta di un’ora e mezza, per ottenere il massimo livello di sbiancamento con gel e lampada luminosa. Questa tipologia di sbiancamento utilizza prodotti di prima qualità che hanno una concentrazione di principio attivo (perossido di idrogeno) molto alta e permette di avere immediatamente un sorriso più luminoso.
  • Sbiancamento domiciliare: questa è la soluzione che preferiamo che permette di fare tutto comodamente a casa e ottenere degli ottimi risultati. In studio vengono consegnate la mascherina con cui coprire i denti e il prodotto da inserire dentro. Questa viene usata ogni sera per 21 giorni. La ricerca mostra che i risultati sono i migliori ed i più duraturi nel tempo, con un minor rischio di effetti collaterali come la sensibilità. Inoltre, grazie alla mascherine, sarà possibile ripeterlo nel tempo.
  • Sbiancamento “Hollywood”: per avere ancora di più. Si tratta semplicemente della combinazione dello sbiancamento professionale e di quello domiciliare. Dopo la seduta di un’ora e mezza, avrai la mascherina da utilizzare in casa. Dopo 21 giorni, il risultato sarà notevole!

Sbiancamento Dentale Bologna

Quando si può fare lo sbiancamento

Cosa è necessario fare per prepararsi allo sbiancamento? È molto semplice: basta non avere nessun tipo di problema in bocca!

Una qualsiasi pratica di sbiancamento richiede di aver effettuato da poco una igiene dentale professionale con la rimozione di tartaro e placca. Anzi, in molti casi è consigliabile fare questo tipo di operazione subito dopo la seduta di detartrasi. Placca e tartaro, infatti, potrebbero coprire alcune zone dei denti, impedendo di agire su quella specifica porzione del dente.

Inoltre è fondamentale ricordare che lo sbiancamento non agisce né sulle otturazioni né sulle corone/capsule di ceramica presenti!

Ovviamente, è necessario anche che le gengive siano in salute e che non siano presenti carie. Dato che le sostanze utilizzate devono agire unicamente sullo smalto, se penetrassero nel dente attraverso una carie potrebbe causare dei problemi e del dolore.

È quindi necessario, prima di effettuare la seduta di sbiancamento, non solo una igiene professionale con igienista, ma anche una visita con un odontoiatra, che possa individuare eventuali problemi alla bocca. Una volta che si esclude la presenza di carie o altre infezioni, sarà possibile ricorrere alla pratica dello sbiancamento e ottenere un sorriso più luminoso!

É un trattamento assolutamente sicuro se effettuato da dei professionisti e non “rovina il dente” come molti pensano. La durata nel tempo è variabile! Qualche mese nel caso di quello “Click” fino a 3-4 anni nel caso del domiciliare.

Cose da sapere dopo lo sbiancamento

Come abbiamo detto, lo sbiancamento è un pratica non aggressiva che non danneggia in nessun modo i denti nel tempo. Ci sono però alcuni fastidi collaterali, fortunatamente non comuni, molto limitati e che durano al massimo pochi giorni.

È normale, ad esempio, sentire una maggiore sensibilità alle temperature sui denti per qualche giorno. Per la prima settimana dopo lo sbiancamento sarebbe bene quindi evitare cibi troppo freddi o troppo caldi.

Sempre durante la prima settimana dopo lo sbiancamento, è consigliabile anche non assumere particolari cibi, come quelli elencati più sopra in questo articolo. Si può fare la cosiddetta dieta “anti-colori”: consumate cibi chiari, come pollo, latte, pasta, riso o patate.

Inoltre, chiedete consiglio al vostro igienista sui prodotti da utilizzare per la vostra igiene orale domiciliare. In seguito a uno sbiancamento, potrebbe consigliarvi di utilizzare dei dentifrici più delicati e degli spazzolini con setole più morbide. Approfittatene per chiedere anche qualche consiglio su come mantenere il vostro nuovo colore dei denti!

Hai altre domande sullo sbiancamento? Puoi contattarci per trovare una risposta a tutte le tue curiosità, e anche prenotare una visita presso il nostro Studio Dentistico a Bologna!

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